TTIP, trattati approvati, ma ancora grande allarmismo tra le associazioni ambientaliste


Pubblicato il 16 Luglio 2015

ISDE, Società Internazionale dei Medici per l’ambiente, ha ormai un ruolo riconosciuto come tutore e difensore della salute e dell’ ambiente in tutto il mondo. L’Associazione, in particolare, continua ad essere allarmata per il nuovo accordo commerciale di libero scambio tra l’Unione europea e gli Stati Uniti d’America, il così detto TTIP, acronimo inglese del “Trattato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti”.


Questo trattato prevede che le legislazioni di Stati Uniti ed Europa si pieghino alle regole del libero scambio stabilite da e per le grandi aziende europee e statunitensi. Per alcuni questo faciliterebbe i rapporti commerciali tra i due stati portando opportunità economiche, sviluppo, un aumento delle esportazioni e anche dell’occupazione.
Secondo ISDE, invece, il TTIP provocherebbe diversi problemi sia dal punto di vista ambientale, sia da quello sanitario che sociale.
Come ha spiegato Roberto Romizi, presidente di ISDE – Italia: “Da un punto di vista ambientale, con tali accordi molte regole sarebbero indebolite o rischierebbero di essere smantellate, regole che attualmente tendono a proteggere i cittadini dall’inquinamento derivante dalla produzione e dal consumo di molti prodotti industriali, soprattutto nel settore alimentare. Da un punto di vista sanitario, invece, l’attuazione di questi accordi aumenterebbe ulteriormente l’esposizione della popolazione all’inquinamento facendo si che nel lungo periodo, crescano i tassi di morbilità e di mortalità delle malattie legate all’inquinamento. Infine, dal punto di vista sociale, il riconoscimento di questi accordi sarebbe un duro colpo ai processi decisionali democratici, che richiedono trasparenza e partecipazione, nonché alla sovranità degli stati membri, sia dell’Unione Europea che dei Paesi Nord-americani.”

Sull’argomento sono nati comitati e movimenti volti ad impedire la realizzazione di questi trattati. Anche sul web è attivo il sito Stop TTIP, che ormai da febbraio 2014 lotta per coordinare organizzazioni, reti, realtà e territori che si oppongono all’approvazione del trattato.
In Parlamento Europeo la questione è molto controversa e discussa infatti, ancora oggi, ogni emendamento del trattato viene contestato da varie associazioni e movimenti, approvato o pure respinto e sui singoli contenuti dei TTIP si sviluppa sempre una dura battaglia e un vivace dibattito tra favorevoli e contrari.

Comunque, attualmente la situazione è questa; dopo il rinvio di giugno, il Parlamento Europeo ha approvato le proprie raccomandazioni sui trattati. Il rapporto dell’eurodeputato socialista tedesco Bernd Lange, che fissa dei paletti non vincolanti per i negoziatori, è stato approvato con 434 voti favorevoli, 241 contrari e 34 astenuti.
Le reazioni, ovviamente, non si sono fatte attendere, e secondo alcuni sarebbe a repentaglio la produzione europea nell’agroalimentare, con il rischio che i nostri mercati vengano invasi da prodotti di bassa qualità.
ISDE si schiera dalla parte dei critici dei TTIP e continuerà a boicottare questi che in ogni caso restano i trattati più controversi dei nostri tempi.

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