Piano Strategico Nazionale della Pac Post 2022: chi l’ha visto?
Pubblicato il 20 Giugno 2022
Dal 19 aprile scorso non si hanno più notizie dal MIPAAF sulla revisione della bozza del PSP dopo le osservazioni pervenute dalla Commissione UE
17 Associazioni (Associazione Consumatori ACU, AIDA, AIAB, AIAPP, Associazione Italiana Biodinamica, CIWF Italia Onlus, FederBio, ISDE Medici per l’Ambiente, Legambiente, Lipu-BirdLife, Pro Natura, Rete Semi Rurali, Slow Food Italia e WWF Italia) chiedono al Ministro Patuanelli la convocazione del Tavolo di Partenariato per condividere la nuova versione del documento di programmazione della PAC post 2022.
Dopo l’ultima riunione del Tavolo di Partenariato istituito per il confronto tra tutti gli attori istituzionali, sociali ed economici interessati alla programmazione della nuova PAC 2023-2027, che si è svolta il 19 aprile scorso, non si hanno più notizie dal MIPAAF sui lavori in corso per adeguare la prima bozza del Piano Strategico Nazionale della PAC (PSP) alle osservazioni inviate dalla Commissione UE.
Proprio in questa fase storica, in cui la situazione geopolitica e i cambiamenti climatici mettono in crisi anche la filiera agricola e alimentare, è cruciale che il futuro dell’agricoltura in Italia nasca da un confronto ampio che affronti in modo deciso anche le questioni ambientali.
La riunione del Tavolo di Partenariato si è conclusa con la richiesta del MIPAAF di inviare documenti con osservazioni e proposte rispondendo ad alcune domande in relazione alle principali criticità evidenziate dalla Commissione UE nel suo documento di osservazioni di oltre 40 pagine. I contributi delle Associazioni presenti al Tavolo di Partenariato dovevano essere resi pubblici con la pubblicazione sulle pagine del sito della Rete Rurale Nazionale dedicate alla redazione del PSP e il Ministro Patuanelli aveva garantito la convocazione di almeno altre due riunioni del Tavolo di Partenariato entro la fine di luglio, termine entro il quale il Ministero si è impegnato ad inviare alla Commissione Europea la nuova versione revisionata e completa del documento di programmazione. Siamo arrivati a metà giugno e della nuova versione del PSP si sono perse le tracce e nessun riscontro è arrivato da parte del MIPAAF alle osservazioni e commenti inviati dalle Associazioni ambientaliste, dell’agricoltura biologica e dei consumatori. 17 Associazioni hanno per questo inviato al Ministro Patuanelli e alla struttura tecnica del MIPAAF una lettera per chiedere la convocazione della riunione del Tavolo di Partenariato ed un cronoprogramma dei lavori per la redazione finale del PSP.
Dal 19 aprile scorso il MIPAAF ha proseguito il confronto solo con le Regioni mentre nessuna informazione o riscontro ai documenti inviati è pervenuta alle Associazioni ambientaliste, dell’agricoltura biologica e dei consumatori. Ma ad essere escluse dai lavori per la redazione della versione definitiva del PSP sono anche le Autorità ambientali nazionali, come il MITE e ISPRA, che in qualità di soggetti istituzionali dovevano essere coinvolte come avvenuto con le Regioni e previsto dal Regolamento della PAC. Il rischio, evidenziano le associazioni, è la presentazione nel mese di luglio al Tavolo di Partenariato di un documento di programmazione blindato, senza possibilità di confronto nel merito, con una condivisione solo formale e non sostanziale, in particolare sul pacchetto dello Sviluppo Rurale, tema mai discusso all’interno del tavolo e che contiene interventi sostanziali per il raggiungimento dei target del Green Deal Europeo.
Le Associazioni esprimono inoltre preoccupazione su quanto emerso dalla riunione del 13 Giugno del Consiglio Europeo Agricoltura nel quale 16 Stati Membri hanno chiesto di posticipare al 2024 l’entrata in vigore delle regole a favore degli spazi per la natura nella condizionalità rafforzata, indebolendo di fatto l’intera ambizione ambientale della PAC. Da indiscrezioni emerse nei giorni scorsi l’Italia appare nell’elenco dei Paesi favorevoli alla deroga e per questo le 17 Associazioni chiedono al Ministro Patuanelli un deciso cambio di rotta non seguendo più pedissequamente le richieste delle lobby agricole, ma che viri in direzione delle sue dichiarazioni al WTO in tema di sostenibilità. La Commissione Europea si è data alcuni giorni di tempo per valutare tale proposta.
Le prossime settimane saranno, dunque, decisive per stabilire se la PAC sarà in grado di dare un contributo sostanziale alla transizione ecologica della nostra agricoltura. Le 17 Associazioni auspicano, quindi, una rapida risposta da parte del Ministro Patuanelli, al fine di garantire, nelle poche settimane che restano prima dell’invio alla Commissione della nuova versione del PSP, un vero processo democratico per la redazione del documento di programmazione della PAC post 2022.