Medici per l’Ambiente: Pubblicati i primi dati del progetto epidemiologico sui siti contaminati d’Abruzzo
Pubblicato il 8 Aprile 2019
L’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente-ISDE Italia segue con preoccupazione gli scambi mediatici e istituzionali emersi in questi giorni a proposito del sito contaminato di interesse regionale per la bonifica (SIR) di Chieti Scalo.
In relazione allo stato di salute delle popolazioni residenti nei siti contaminati d’Abruzzo, sono disponibili da qualche giorno i primi risultati di un progetto di ricerca inter-istituzionale avviato nei territori della provincia di Chieti.
Lo studio, pubblicato sull’ultimo numero della rivista medico-scientifica “Il Cesalpino”, è stato realizzato da un gruppo di operatori della Sanità abruzzese e medici dell’associazione ISDE con finalità di sensibilizzazione e promozione delle attività di sorveglianza epidemiologica e di prevenzione, oltre che di ottimizzazione della qualità dei dati disponibili e del loro utilizzo, a partire dagli indicatori di ricovero utilizzati nello studio “SENTIERI”.
In sintesi, lo studio evidenzia eccessi statisticamente significativi (tassi standardizzati rispetto alla media regionale) del 7% per le malattie respiratorie in entrambi i generi e del 4% per le malattie urinarie nelle donne, con tassi nella media o inferiori per le altre patologie considerate. Standardizzando per età e indice di deprivazione, sui 104 comuni della provincia 49 hanno mostrato almeno un eccesso statisticamente significativo di ospedalizzazione per patologie cardio-cerebrovascolari, respiratorie e tumorali (24 comuni: da 2 a 5 eccessi).
Su questa base esplorativa, gli autori sollecitano studi approfonditi nei siti contaminati al fine di pianificare interventi urgenti e mirati per la tutela dell’ambiente e della salute.
Alla luce di quanto emerso dallo studio, rileviamo con preoccupazione la scarsa attenzione che le Istituzioni stanno riservando alle problematiche di epidemiologia e prevenzione nei SIR, tanto più che niente sembra sia successo a valle del workshop tenuto a Pescara il 12 ottobre 2018, quando tutti i soggetti pubblici della Sanità regionale e locale si dichiararono d’accordo con le proposte avanzate dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR – a seguito della presentazione di uno studio pilota su Bussi da parte dell’Agenzia sanitaria regionale – in merito all’opportunità di svolgere studi epidemiologici evoluti per l’analisi dei nessi di causa-effetto, sia nelle aree dei SIR di Chieti Scalo e Saline\Alento che nei territori del SIN di Bussi sul Tirino.
ISDE Italia è impegnata sul territorio nazionale affinché siano attuate, senza più ritardi e scaricabarili, le azioni necessarie per proteggere la salute delle popolazioni che vivono nei siti contaminati e, tra queste, le comunità residenti nei siti ubicati in Abruzzo.
QUA puoi trovare il comunicato stampa
Arezzo, 8 Aprile 2019