La Puglia senza i suoi ulivi
Pubblicato il 22 Luglio 2015
La notizia della “Puglia senza i suoi ulivi”, è stata sulle prime pagine di tutti i giornali e telegiornali nazionali, tutti concordi sulla pericolosità del batterio Xylella, considerato il presunto responsabile della malattia che ha colpito la pianta simbolo della regione.
In particolare le attenzioni di tutti si sono concretate sul Piano di emergenza della Regione Puglia e del Commissario Silletti, che ha causato lo sradicamento di milioni di alberi di ulivo, estendendo anche al Salento l’obbligo di “purificare” le piante con dosi massicce di pericolosi pesticidi chimici ed erbicidi.
Il Piano è stato contestato da molti e ben 26 aziende agricole biologiche si sono riunite nel Comitato S.O.S. – Salviamo Ora il Salento, facendo ricorso al TAR del Lazio contro la Determina regionale e il Piano Silletti ritenendo che, se attuati, avrebbero causato un immediato e gravissimo danno, comportando la perdita della Certificazione Bio e quindi la chiusura delle loro aziende.
All’inizio dello scorso maggio il TAR del Lazio ha dato ragione alle 26 aziende biologiche, decretando una sospensione del Piano Silletti fino a dicembre.
Purtroppo però la Presidenza del Consiglio, il Ministero dell’Agricoltura e la Regione Puglia nella veste del Commissario Silletti si sono appellati al Consiglio di Stato contro la decisione del TAR del Lazio.
Per fortuna il Giudice del Consiglio di Stato ha respinto il ricorso in appello dando ragione per la seconda volta alle 26 aziende Bio. Almeno fino a dicembre nessuno potrà toccare o diserbare i loro ulivi.
Purtroppo i media non hanno mai riportato questa notizia che, invece, rappresenta un’importante vittoria, il risultato di tanto impegno da parte di tutta la cittadinanza, associazioni e comitati che hanno diffuso informazioni, raccolto firme, organizzato incontri e manifestazioni.
Ora non ci resta che sperare che la Puglia non perda davvero la sua identità tagliando e diserbando tutti i suoi ulivi.