Il dopo coronavirus: intervista a Litta di ISDE Viterbo
Pubblicato il 28 Giugno 2021
I rischi per l’ambiente e la salute senza una reale conversione ecologica in tutti i campi: produzione, lavoro, formazione e qualità della vita nelle nostre città
Con la Dott.ssa Antonella Litta di Medici per l’Ambiente (ISDE) abbiamo approfondito la situazione socio sanitaria del Lazio e della nostra provincia, in particolare in questo periodo di post coronavirus, con uno specifico riferimento alla salute pubblica da tutelare dall’abuso di inquinamento, dall’ utilizzo eccessivo della chimica in agricoltura e nell’industria, in relazione a scelte spesso solo di mercato e non di tutela della salute e del benessere della collettività .
Sempre con la Dottoressa e Giulio Marini ( consigliere provinciale Viterbo) abbiamo individuato indicazioni operative per ispirare le azioni delle nostre città, come dei governi provinciali, regionali, oltre che del governo nazionale e delle istituzioni europee, con azioni concrete di tutela dei beni naturali più preziosi, dalle risorse, dalla terra, dall’acqua, dall’agricoltura e dal cibo, quindi da “una ispirazione ecologica” che immediatamente comprende anche l’uomo e la sua scala di valori. Una nuova ecologia che esige un’azione vigorosa per un cambio dello stile di vita delle nostre città .
Prodotti, ambiente e produttori che suppliscano alla grande trasformazione dei settori tradizionali dell’industria, dell’agricoltura e dei servizi, per la digitalizzazione in atto e per gli effetti socio economici legati alla crisi sanitaria legata al coronavirus .
Di seguito l’intervista video alla Dott.ssa Antonella Litta
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