Conferenza su Clima e Salute: Ambiente e Salute, una priorità per i medici a favore dei cittadini
Pubblicato il 25 Novembre 2018
Si è conclusa sabato 24 novembre la conferenza nazionale su “Clima e Salute, educare alla cittadinanza e alla Salute globale” organizzata dall’ Associazione Italiana Medici per l’Ambiente e dall’ Ordine dei Medici di Bari , in collaborazione con l’Organizzazione Medici con l’Africa-Cuamm e grazie al contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.La conferenza è stata l’occasione per approfondire e rilanciare la collaborazione tra l’Ordine dei Medici e l’Associazione Medici per l’Ambiente, consapevoli che per proteggere la salute umana occorre intervenire per risolvere le problematiche ambientali che possono causare patologie all’uomo.
“ L’Associazione è impegnata da alcuni anni nella costruzione della Rete dei Medici-sentinella , ovvero medici di medicina generale che svolgono un ruolo di sentinella rispetto alle problematiche ambientali che hanno un impatto sulla salute dei cittadini.” – hanno spiegato Roberto Romizi e Agostino Di Ciaula , Presidente nazionale dell’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente e Presidente del Comitato Scientifico di ISDE nonché Presidente di ISDE Puglia – “ grazie al loro radicamento territoriale e al contatto costante con i pazienti rilevano l’incidenza di patologie umane che possono essere legate a fattori ambientali. Il nostro obiettivo è istituzionalizzare la rete e avviare un rapporto costante con le Istituzioni locali affinché queste intervengano subito per risolvere le problematiche ambientali dannose per la salute dell’uomo”.
“L’OMCeO di Bari è da tempo impegnato nella tutela dell’ambiente, come uno dei fattori determinanti della salute. – ha dichiarato Michele Bozzi , Ordine dei Medici di Bari – “Per questo si è dotato di una rete di fiduciari, ovvero di medici che rappresentano l’Ordine a livello locale e che sono gli interlocutori diretti dei sindaci per la promozione della salute sul territorio. I fiduciari sono presenti in 24 comuni della città metropolitana e coprono quindi 987mila abitanti su una popolazione complessiva di 1,2 milioni. L’impegno è quello di applicare l’articolo 5 del codice deontologico che prevede che il medico si adoperi per una pertinente comunicazione sull’esposizione e sulla vulnerabilità a fattori di rischio ambientale”.
All’incontro ha partecipato anche Emanuele Vinci, coordinatore del gruppo di lavoro ambiente, salute e professione della Fnomceo (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici), con una lectio magistralis su salute e democrazia: “Salute e democrazia sono due concetti solo apparentemente lontani, perché democrazia non è solo avere diritto a ricevere l’assistenza sanitaria, ma è anche partecipazione attiva ai percorsi di costruzione della salute. Il diritto delle persone alla salute è un diritto di democrazia. Se si dice che per la salute non ci sono fondi disponibili, che costa troppo, vuol dire allora che la democrazia costa troppo. La sfida che come professione abbiamo avviato e che proiettiamo verso gli Stati generali della professione medica indetti dalla Fnomceo è ridefinire la nostra professione medica anche nei confronti dei percorsi di costruzione della salute, come equilibrio dinamico tra fattori individuali e fattori ambientali. Siamo stati la prima federazione nazionale degli ordini dei medici ad aver posto l’attenzione all’ambiente tra i doveri deontologici.”
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