Eva Buiatti
Presidente del Comitato Scientifico ISDE Italia dal 1990 al 2009
Eva Buiatti (Firenze 1944 – Firenze 1 luglio 2009) è stata un medico e ricercatrice, eticamente e politicamente impegnata e scientificamente rigorosa.
Figura di riferimento nell’epidemiologia italiana, è stata protagonista nelle ricerche per la prevenzione oncologica e la tutela della salute negli ambienti di vita e di lavoro.
Una donna con una personalità complessa, una mescolanza di autorevolezza, dolcezza, razionalità e passione. Era sempre disponibile a lavorare con tutti e non si tirava mai indietro.
È stata capace di far colloquiare realtà diverse avendo la tenacia e la convinzione di accompagnarle insieme.
Ha avuto un ruolo centrale nel promuovere e sostenere i percorsi che poi sono stati riconosciuti essenziali per l’integrazione ambiente e salute, la centralità della prevenzione primaria, la strategia della salute in tutte le politiche. Ha ispirato molti dei concetti promossi anche come ISDE.
“Eva fin dai tempi dell’Università, alla metà degli anni Sessanta, si faceva notare non solo per la sua vivace intelligenza e per il suo impegno nello studio – era bravissima – ma anche per la sua forte passione politica, per il suo impegno civile. Erano gli anni antecedenti il 68 nella facoltà di medicina si era acceso il dibattito sul diritto allo studio, sulle inefficienze e iniquità dei servizi sanitari e sui metodi d’insegnamento, arretrati e non adeguati a favorire l’acquisizione di strumenti e metodologie d’indagine sia in ambito clinico sia di ricerca biologica. Eva era molto attiva nel proporre occasioni di riflessione sui problemi dell’Università e su questioni di politica più generali.” (Adele Seniori Constantini)
“Eva si è occupata degli indicatori epidemiologici che definiscono lo stato di salute della popolazione… si è occupata di sviluppare i metodi e gli strumenti per capire quali sono gli interventi efficaci per migliorare la salute della popolazione. Ha introdotto l’approccio dell’evidence based prevention , che aiuta anche i politici a scegliere, secondo i principi razionali di efficacia e di efficienza rapportata alle risorse.” (Francesco Cipriani)