Mentre tutta l’Italia e anche il territorio viterbese soffrono per la siccità, le acque del lago di Vico continuano a non poter essere utilizzate come potabili per i residenti di Caprarola e Ronciglione
Pubblicato il 29 Agosto 2022
L’Associazione medici per l’ambiente- ISDE di Viterbo il 23 agosto 2022 ha preso visione della documentazione resa disponibile dalla Asl di Viterbo circa le acque erogate ad uso umano nei comuni di Caprarola e Ronciglione nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2022.
La documentazione conferma ancora una volta le note criticità e quindi la non potabilità per le acque erogate negli acquedotti comunali tanto da essere ancora in vigore le ordinanze sindacali per Ronciglione e per Caprarola.
Tale situazione è in oggettiva relazione con il degrado dell’ecosistema del lago di Vico come accertato da decenni di studi, ricerche e documenti da parte di Enti e Università (Istituto superiore di Sanità, Consiglio nazionale delle Ricerche – CNR, Arpa-Lazio Università della Tuscia, Università di Roma La Sapienza e Università degli Studi Roma Tre).
I più recenti, la Deliberazione della Regione Lazio del 19 maggio 2020 n.276, i dati di pertinenza dell’Istituto superiore di Sanità- Iss, inerenti al progetto CyanoAlert Horizon 2020 e il report Balneazione 2021 redatto dall’Arpa Lazio.
L’ISDE di Viterbo per quanto sopra esposto torna quindi a chiedere interventi urgenti e concreti per la tutela e il ripristino delle caratteristiche dell’ecosistema del lago di Vico.
Questi interventi devono prevedere in particolare una netta riduzione delle attività agricole intensive della monocoltura del nocciolo che utilizzano fertilizzanti chimici e pesticidi nella caldera del lago in favore di pratiche agrobiologiche, rispettose dell’ambiente, dell’ecosistema lacustre, della qualità delle sue acque e della salute di tutti, a cominciare da quella degli agricoltori e delle loro famiglie.
Sempre l’ISDE, in attesa di questi interventi urgenti e non più procrastinabili, pena la compromissione irreversibile dell’ecosistema lacustre, ribadisce la necessità dell’abbandono immediato della captazione delle acque dal lago di Vico e il rifornimento di acqua potabile alle popolazioni di Caprarola e Ronciglione con sistemi alternativi a quelli della captazione lacustre.