Al via il primo contenzioso climatico contro lo Stato italiano: nella Giornata Mondiale dell’Ambiente arriva il “Giudizio Universale”


Pubblicato il 3 Giugno 2021
Duecento associazioni e cittadini fanno causa allo Stato chiedendo azioni concrete per contrastare l’emergenza climatica. 
Sabato 5 giugno si terrà la presentazione della causa legale con la mobilitazione di cittadini e associazioni davanti a Montecitorio e un evento riservato alla stampa per presentare nei dettagli l’azione legale.

L’emergenza climatica desertifica i nostri suoli, brucia i nostri boschi, divora le nostre coste, rovina i nostri raccolti, rende più difficile la vita nelle nostre città, trasforma i nostri fiumi e le nostre montagne in colate di fango. L’Italia è tristemente in cima alla classifica dei Paesi che hanno registrato più vittime climatiche: eppure, di fronte ad un quadro così allarmante, lo Stato italiano ha fatto ben poco per invertire la rotta.

Il 5 giugno, Giornata Mondiale dell’Ambiente, centinaia di cittadini, supportati da associazioni ambientaliste e istituzioni scientifiche, lanceranno il primo contenzioso climatico contro lo Stato italiano per l’inadeguatezza delle politiche climatiche nazionali.

La causa climatica è promossa nell’ambito della Campagna Giudizio Universale, coordinata dall’Associazione A Sud e a cui aderisce anche l’Associazione Medici per l’Ambiente, ISDE Italia.
L’azione legale sarà presentata da Piazza Montecitorio, per dare un forte segnale al Parlamento in vista della prossima 26a Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite (COP26).
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