No alla modifica dei limiti di legge per i campi elettromagnetici. Lettera alle Istituzioni nazionali
Pubblicato il 20 Aprile 2021
Al fine di tutelare la salute pubblica, l’Associazione Per la Prevenzione e la Lotta all’Elettrosmog (A.P.P.L.E.), l’Associazione Medici per l’Ambiente (I.S.D.E. Italia), l’Associazione Italiana Elettrosensibili (A.I.E.), l’Associazione Malattie Intossicazione Cronica e Ambientale (A.M.I.C.A.), insieme ad altre 25 associazioni e comitati hanno inviato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, al presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico e al presidente del Consiglio Mario Draghi, un documento in cui si richiede di:
- mantenere invariati nell’immediato i limiti di esposizione della popolazione ai CEM/RF;
- ridurre nel breve periodo i livelli di esposizione ai CEM/RF poiché la popolazione è oggi esposta a valori che determinano effetti biologici non termici;
- riportare la misurazione su una media di 6 minuti, fondata sul dato biologico del tempo necessario a dissipare l’effetto termico, anziché sulla media del tutto arbitraria effettuata nelle 24 ore;
- sospendere, in base al Principio di Precauzione, l’implementazione del 5G o almeno l’impiego del beam forming, seguendo l’esempio della Svizzera.
Solide evidenze scientifiche, accolte anche da diversi pronunciamenti giuridici, sono alla base delle richieste delle associazioni.